Codice Identificativo di Riferimento per le strutture ricettive

Anche l'Emilia Romagna adotta ufficialmente il Codice Identificativo di Riferimento per le strutture ricettive

Da Maggio 2023 anche l’Emilia Romagna adotta ufficialmente il Codice Identificativo di Riferimento per le strutture ricettive. Scopriamone insieme i dettagli…

Codice Identificativo di Riferimento per le strutture ricettive

La delibera della Giunta Regionale è la nr. 687 del 04/05/2023 e definisce i termini dell’entrata in vigore del Codice Identificativo di Riferimento o più semplicemente CIR insieme alle modalità operative per la relativa acquisizione da parte delle strutture ricettive. Ma andiamo con ordine.

Che cos’è il CIR, Codice Identificativo di Riferimento?

Iniziamo col dire che non è una novità. A livello nazionale infatti le regioni e le province autonome dovevano già trasmettere al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, i dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi. In questo frangente, se adottato dalle singole regioni, viene trasmetto anche il Codice Identificativo di Riferimento (se adottato dalla regione).

E’ un codice che identifica una struttura ricettiva aperta al pubblico di ogni genere in maniera univoca e serve a combattere “l’abusivismo turistico”, ad offrire una maggior tutela ai turisti e semplicità di controllo alle autorità competenti.

Ciò significa che devono essere dotate di CIR tutte queste tipologie di struttura:

  • Alberghi
  • Residence
  • Condhotel
  • Campeggi
  • Villaggi turistici
  • Resort
  • Case per ferie
  • Ostelli
  • Rifugi
  • Affittacamere
  • Immobili destinati agli affitti brevi
Codice Identificativo di Riferimento Hotel, Residence, Alberghi, B&B in Emilia Romagna

Come conoscere e utilizzare il proprio CIR, Codice Identificativo di Riferimento?

In Emilia Romagna il codice è assegnato e può essere recuperato tramite la piattaforma ROSS 1000 il portale di statistica della Regione; sarà sufficiente accedere (autenticandosi con SPID, CIE o CNS) poi
cliccare sul menu Anagrafica -> Gestione strutture; a quel punto il codice sarà visibile nella scheda
“Generale” alla voce “Codice regione”. Per le nuove strutture, occorre attendere di essere recensite prima di poter ottenere il codice.

Il codice deve essere riportato su scritti o stampati, su siti web e su qualsiasi altro mezzo utilizzato per l’attività di pubblicità, promozione e commercializzazione dell’attività.

NON deve essere utilizzato invece nei seguenti casi:

  • per situazioni connesse alla semplice visibilità della struttura stessa come ad esempio nell’insegna della struttura, nei marchi identificativi o di classificazione della struttura, in cartelli stradali pubblicitari che indichino l’indirizzo, il numero di telefono o il percorso per raggiungere la struttura;
  • per l’utilizzo della denominazione o del logo su piccoli gadget pubblicitari come penne, portachiavi, ecc.;
  • su auto aziendali o pulmini utilizzati per fornire servizio di transfer ai clienti;
  • pubblicità di carattere generale su mezzi come taxi, treni, ecc.

Controlli e Sanzioni

Del controllo del rispetto della recente normativa se ne occuperanno gli stessi Comuni.

Data la recente introduzione della norma, è stato previsto un periodo transitorio durante il quale non verranno applicate sanzioni a tutti quei soggetti che non saranno in regola.
Tale periodo terminerà il 30 Settembre 2023.

Le sanzioni saranno applicate a tutti i titolari di attività soggette all’uso del CIR (Codice Identificativo di Riferimento) e che “lo riportano in maniera errata o ingannevole”; la sanzione sarà applicata in misura variabile da 500 a 3000 € per ogni unità immobiliare di cui si compone la struttura ricettiva pubblicizzata o commercializzata.

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