L’intelligenza artificiale generativa sta attraversando un momento cruciale. Se fino a ieri il dominio era saldamente in mano a colossi che hanno realizzato ChatGPT, Claude o Perplexity, oggi DeepSeek sta ribaltando le carte in tavola. Un modello di intelligenza artificiale open source, gratuito e con costi di utilizzo drasticamente inferiori. Una rivoluzione? Forse. Una minaccia per le Big Tech? Probabile. Un’occasione per il mercato? Sicuramente!
DeepSeek vs ChatGPT: differenze chiave
Fino ad oggi il modello vincente nel settore AI sembrava essere quello di OpenAI, con soluzioni a pagamento e un’infrastruttura potente basata su GPU di ultima generazione. Poi è arrivato DeepSeek, che ha dimostrato che si può ottenere un livello di prestazioni simile con una frazione delle risorse.
Ecco i punti fondamentali:
- Costo di addestramento: DeepSeek è costato 6 milioni di dollari, contro i 100 milioni di ChatGPT.
- Costo di inferenza: ChatGPT costa 400.000 dollari al giorno per funzionare, DeepSeek 50 volte meno.
- Efficienza computazionale: DeepSeek utilizza una tecnica chiamata Mixture of Experts, che attiva solo i parametri necessari per ogni richiesta, riducendo il consumo di energia e potenza di calcolo. Per capirci meglio con un po’ di numeri: DeepSeek attiva per una singola richiesta circa 37 miliardi di parametri, mentre ChatGPT ne attiva 1.8 trilioni qualunque sia la risposta da dare.
DeepSeek ha ridotto l’utilizzo di risorse computazionali dell’80% con l’architettura “mixture of experts” e di un ulteriore 30% con “multihead latent attention”, arrivando ad utilizzare solo il 5% delle risorse computazionali rispetto a Open AI - Disponibilità: ChatGPT è un servizio chiuso, DeepSeek è open source e può essere eseguito in locale, senza dipendere dal cloud.
Un cambio di paradigma epocale: meno hardware, meno consumi, stessa potenza.
Basti pensare che è possibile scaricare DeepSeek e installarlo su un proprio PC (anche se di fascia alta e non proprio da utilizzo domestico) per farlo girare in locale, a casa (certo) ma più verosimilmente nella propria azienda cosa che con ChatGPT era impossibile!

USA vs Cina: due strategie a confronto
Questa sfida tra ChatGPT e DeepSeek è anche uno scontro tra due modelli di sviluppo dell’AI:
- Gli USA hanno sempre puntato sulla potenza di calcolo: più GPU, più potenza = più soldi.
Un po’ in stile americano se vogliamo, il problema si risolve con “più grosso è meglio” (concedetemi la licenza poco poetica). - La Cina ha dimostrato che si può ottenere lo stesso risultato con un’architettura più efficiente, usando meno risorse facendo di necessità virtù; gli USA hanno infatti vietato ad Nvidia di vendere alla Cina le proprie schede top di gamma per le elaborazioni delle AI, limitando di fatto la loro capacità computazionale.
Questo cambio di approccio potrebbe rendere l’AI più accessibile, abbattendo i costi di produzione e utilizzo.
AI gratuita per tutti? Realtà o utopia?
Se DeepSeek si afferma come standard, potrebbe innescare una corsa alla democratizzazione dell’intelligenza artificiale. Significa che anche piccole aziende e startup potrebbero accedere a modelli avanzati senza costi proibitivi.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Ci sono due domande fondamentali:
- Se l’AI diventa gratuita, chi ci guadagna? DeepSeek potrebbe monetizzare in modi meno evidenti, come la raccolta dati (anche se ufficialmente non lo fa).
- Cosa farà OpenAI? Se il mercato si sposta verso l’open source, OpenAI dovrà trovare un nuovo modello di business o abbassare i prezzi.
Privacy e regolamentazione: il nodo europeo
L’Europa potrebbe approfittare di questa nuova situazione per ridurre il gap con gli USA. Tuttavia, il Garante della Privacy italiano ha già chiesto chiarimenti a DeepSeek, segno che potrebbero emergere problemi di conformità con il GDPR.
Il crollo di Nvidia e il terremoto sul mercato
L’arrivo di DeepSeek ha avuto conseguenze immediate: il valore di Nvidia in borsa è sceso. Perché? Fino a oggi si pensava che l’intelligenza artificiale avanzata fosse accessibile solo a chi poteva permettersi migliaia di GPU ad alte prestazioni. DeepSeek ha dimostrato che non è così.
Se un modello AI può essere addestrato e reso operativo con hardware limitato, il monopolio di Nvidia sulle AI diventa meno solido. E questo cambia completamente le strategie del settore.
Conclusioni
Siamo di fronte a una svolta storica per l’intelligenza artificiale: DeepSeek dimostra che non servono miliardi per fare AI potente e accessibile. OpenAI e gli altri colossi dovranno adattarsi o rischiano di essere superati.
La domanda ora è: l’intelligenza artificiale open source sarà il futuro? Oppure il mercato troverà nuovi modi per monetizzarla? Le prossime mosse di OpenAI e DeepSeek saranno decisive.
(Link al video Youtube di Ibex Edizioni: AI CINESE DEEPSEEK: geopolitica USA vs CINA, o sfida tra Open Source e Mercati Finanziari? )
Come puoi utilizzare l’intelligenza artificiale nella tua azienda?
Magari lo stai già facendo, magari ci stai solo pensando o forse non ti interessa proprio (c’è anche una parte di popolazione che la snobba o la evita di proposito), ma nel mio piccolo, sto studiando modi in cui l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in azienda.
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